Iseldo Maule – Iseldo Ancestrale

Iseldo Maule – Iseldo Ancestrale

Marzo 23, 2018 0 Di lasecondadolescenza

Si sente tanto, tantissimo parlare di rifermentati, di metodo ancestrale, di vini “col fondo”.

Si tratta di una pratica molto comune per i nostri nonni, l’uva viene raccolta a piena maturazione, subisce una leggera pressatura e dopo una prima fermentazione in acciaio, il vino viene imbottigliato conservando un contenuto di zuccheri sufficiente a garantire la ripresa della stessa dopo l’imbottigliamento, senza ulteriori aggiunte di zuccheri e lieviti. Non subendo il processo della sboccatura come per i tradizionali metodi classici, i vini rifermentati arrivano al consumatore finale ancora con il tappo a corona.

Oggi questo metodo ibrido è tornato di moda e come sempre in questi casi non tutti i tentativi di vinificazione ancestrale danno uguali risultati nel calice. Iseldo però ha saputo distinguersi, rivelandosi una delle migliori bottiglie rifermentate che abbia assaggiato. Siamo nelle meravigliose colline vulcaniche di Gambellara, e Iseldo nasce dalla fantasia e dal coraggio della famiglia Maule di riportare in vita il vino preferito da Nonno Iseldo. Inizia così la loro avventura per la produzione di una sola etichetta “vintage” da sole uve autoctone Garganega e Durella.

Al momento di degustarlo ho seguito il prezioso consiglio di Nonno Iseldo che amava berlo “turbio” e così ho agitato la bottiglia prima di stapparla per risospendere i lieviti ancora presenti sul fondo. Il colore è intenso e brillante, al naso arriva un ricco bouquet fruttato con una nota di crosta di pane dato dai lieviti in sospensione, in bocca il perlage è fine e persistente, il corpo pieno e morbido, in sapiente equilibrio con tanta acidità e mineralità.

Provatelo!