Vini di Vignaioli a Bari – 2023

Vini di Vignaioli a Bari – 2023

Maggio 6, 2023 0 Di lasecondadolescenza

E’ sempre più ora di parlare di Puglia

Erano più di vent’anni fa quando Cristine Marzani Cogez inaugurava la prima edizione di Vini di Vignaioli nel piccolo comune emiliano di Fornovo di Taro e con il suo coraggio apriva le porte del vino naturale italiano al resto del mondo. Alla ricerca di un dialogo, di un confronto tra le mani di chi aveva scelto di abbandonare l’agricoltura di sintesi in Italia, così come in Francia. Un dialogo tra vignaioli, perchè se si lascia la chimica rimane l’uomo a fare il vino. Come mi ha raccontato Christine in una recente intervista, è stata dura, poche allora le persone in fiera, pochi chi davvero rivolgeva l’interesse al bio e al sostenibile lasciando da parte il pregiudizio del radical chic.

Oggi i tempi sono cambiati e soprattutto il tempo è cambiato: non piove, fa caldo, grandina, gelo ad aprile. Un termometro impazzito che ha aiutato con la sua drammatica follia a richiamare in molti di noi il sentimento che davvero siamo molto vicini alla catastrofe ambientale. E se oggi frenare è ormai obbligatorio, invertire il senso di marcia è caldamente consigliato. 

Sarà su questa idea di “cambiare scenario” che Christine ha ideato un evento collaterale a Fornovo , ulteriore rispetto alla reunion di Parigi a dicembre, per andare a vedere di persona cosa stia succedendo al vino naturale nel Sud Italia: Vini di Vignaioli – Bari. Questa seconda edizione, organizzata sempre con l’aiuto degli amici di Vineria Est, è stata anticipata di un mese rispetto al 2022 per sfuggire alla canicule barese e si è svolta al teatro Kismet – officina artistica e centro di dialogo di culture – dal 30 aprile al 2 maggio, con festa finale alla Masseria La Cattiva fino a notte fonda.

Impegnata nel lavoro per un nuovo progetto di cui vi parlerò prestissimo, ho recuperato il contatto di Nicola Bottalico, giovane oste al timone di EnoMezcla , enoteca e cocktail bar sul lungomare di Bari, con cui ero entrata subito in sintonia. Ci eravamo conosciuti qualche mese prima proprio in occasione di una mia visita in città e – con sorpresa – ci siamo reincontrati a Milano in una di quelle serate belle, intense, un po’ impreviste, in una delle mie enoteche preferite in città, Temp.

Così, ho chiamato Nic e gli ho chiesto se volesse raccontare sul blog la sua esperienza in fiera (così come aveva fatto la super Giulia in Veneto) e che dire… Nic ha accettato! Quindi sentendomi un po’ come al Tg, passo la parola al nostro inviato:

“Ed eccoci in collegamento per raccontarvi la seconda edizione di Vini di Vignaioli in quel di Bari, quest’anno ospite di un’altra cornice molto caratteristica e suggestiva come quella del teatro Kismet. Tanti i volti amici , tanti i volti nuovi incuriositi da questa manifestazione, incuriositi anche per le piovose condizioni meteorologiche che comunque non hanno scoraggiato i baresi, che hanno deciso di lanciarsi alla scoperta di assaggi e brindisi nelle giornate di uno e due maggio. 

Sicuramente tra gli assaggi che più mi hanno colpito, qualche certezza come Costadilà con il suo “prosecco” 280 e 330, progetto ora seguito da Alex della Vecchia che mi ha colpito anche con con la bolla del suo progetto personale Pedecastello. Castello di Stefanago con “Beverina – antica bevanda contadina per moderna gente di città”,  il suo vino non vino, mi ha spiazzato. Carussin con un impeto di energia, passione mi ha travolto con un Piemonte buono, anzi buonissimo ma soprattutto accessibile come il blend bianco Carica l’asino e il nuovo progetto sul Nebbiolo (acquistato e lavorato in azienda) Sisto. Voglio menzionare gli assaggi buonissimi di due pietre miliari del vino naturale come Cascina Degli Ulivi e Denis Montanar.

Sempre in tema di grandi maestri non può mancare Panevino, il progetto di Gianfranco manca a Nurri, tra l’Ogliastra e la Barbagia: il suo bianco riserva a base dell’antico vitigno Nuragus “Di Int e Dí” in assoluto uno degli assaggi migliori, con un viaggio onirico alle spalle e la saggezza di chi sa di avere un rapporto stretto e personale con ogni singola pianta. Una piccola menzione doverosa al territorio con Loco bellissima realtà pugliese, diretta, un po’ ribelle, ma assolutamente bellissima da bere e conoscere con il sorriso di Vittorio che è contagioso, ancora di più se tira fuori tra un assaggio e l’altro prove varie senza etichetta “pittate” come solo lui sa fare, di vita e vino.

Ancora le chiacchiere con “Don” Antonio Camerlengo con il suo volto sempre sorridente e cordiale e un litro tutto da bere a secchiate, poi i ragazzi di Sete con un progetto bellissimo e il Comandante – il loro Cesanese – a capitanare gli assaggi. Giuseppe Calabrese una bellissima realtà che non conoscevo di Cosenza , fuori da ogni distribuzione che fa vino nelle vicinanze del parco del Pollino: una persona davvero splendida con una moglie dolcissima e una figlia super pimpante.

Infine, Mr Macchiarola aka Domenico Magione (o vice versa), con vini sempre belli, divertenti e di nuovo territoriali, a testimonianza del percorso bellissimo che sta facendo la Puglia negli ultimi dieci anni.

Che dire, una fiera bellissima con il desiderio di iniziarne un’altra il giorno dopo. E ora linea allo studio.”

Gli acquisti in fiera di Nico

Senza stressare ora il format televisivo adattato alla carta digitale, ma “dallo studio” voglio davvero ringraziare Nico per essersi messo in gioco, per aver testato sulla sua pelle così tante e etichette  per averci restituito questo racconto che nella sua essenzialità e ritmo mette davvero tanta sete. Non si può mai stare fermi nel mondo del vino, è un continuo viaggio alla ricerca del gusto e di noi stessi, alla fine della bottiglia. Nella speranza di rifare presto una fiera insieme, voglio mandare un saluto a Nico che sia incoraggiamento a non mollare e non perdere mai quelli che sono i motori del nostro lavoro: sorriso e curiosità.

Vi lascio una bella galleria fotografica di vini e persone, questi sono i Vini di Vignaioli.