Noelia Ricci – Il Sangiovese
Certe sere, per me, hanno bisogno di Sangiovese.
Certe sere hai bisogno di trovare nel bicchiere quell’onestà e schiettezza che troppo spesso manca al genere umano. E il Sangiovese romagnolo Noelia Ricci ne è l’esempio perfetto. Un vino che nasce dal tacito patto di una famiglia con il proprio territorio. Un tacito accordo di rispetto, amore e cura che si tramanda da ben quattro generazioni. L’etichetta è un incanto, il disegno delicato, e antico di una vespa, regina del vigneto e simbolo della tutela della biodiversità, fiore all’occhiello di quest’azienda.
Il progetto Noelia Ricci nasce nel 2010 all’interno della grande Tenuta Pandolfa a Predappio. Le vigne si trovano ai piedi dell’appennino tosco-romagnolo, in località San Cristoforo, su un crinale esposto a sud-est. È un terroir di carattere, dove il sottosuolo di marna e arenaria si fonde con il terreno argilloso e dalla spiccata mineralità. Il mare Adriatico, non troppo lontano, fa il resto.
Nel calice il colore è vivace e limpido, i profumi di frutta fresca e croccante accompagnano il primo sorso. In bocca è rotondo e leggermente speziato, un abbraccio gentile e leale come quello di un fratello.
Un vino che è grande espressione del suo territorio, dalla beva diretta e spensierata.