Possa – Cinque Terre

Possa – Cinque Terre

Agosto 6, 2020 0 Di lasecondadolescenza

Vorrei passeggiare a Levante, nella suggestiva valle di Riomaggiore, con i suoi stretti sentieri costeggiati da alberi di limone, i terrazzamenti sbilenchi e obliqui, qualche vite e cespugli bassi, mediterranei. Un territorio in bilico tra l’eroicità di chi ci lavora e il lento scivolamento verso il mare che ogni anno sembra volerne conquistare un pezzetto in più.

Ogni giorno Heydi e il suo sogno, quello di salvare dall’abbandono questa terra ostile, resa impervia da frane e smottamenti continui.

Dopo gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, la voglia di Heydi di non arrendersi di fronte al lento agonizzare della sua valle lo porta a investire tempo, passione e denaro. Nasce così, nel 2004, l’azienda agricola Possa, dal nome della località Possaitara, appena sopra il comune di Riomaggiore.

Posso solo immaginare la fatica di curare i suoi vecchi vigneti, tutti a pergola bassa, come da tradizione. Solo vitigni autoctoni delle Cinque Terre – oltre 2000 anni di storia ma oggi per lo più sconosciuti – che affondano le loro radici in una terra magra, marina, sabbiosa e ricca di pietrisco di arenaria.

Il vino Cinqueterre bianco di Heydi, bevuto a parecchi chilometri di distanza, si fa messaggero di questa sfida. Nel suo naso pieno ed avvolgente, mediterraneo e fragrante. Poi nel sorso salino e dal finale tagliente. Varietà Bosco in prevalenza con un piccolo saldo di Albarola, vendemmiate leggermente in anticipo per preservarne la freschezza e l’acidità. La fermentazione parte spontanea dopo qualche giorno di macerazione sulle bucce. Quindi la parte alta del mosto in fermentazione va rimane in acciaio, mentre quella bassa viene messa in legno. Con l’affinamento le due anime di questo vino si ritrovano in vecchie barrique, dove si raccontano a vicenda per altri otto mesi.

Un vino che è sfida anche per chi lo beve, con le sue dissonanze aromatiche armonizzate da una mineralità che si fa sentiero per aprire la mente ad un gusto tanto nuovo quanto antico.

Un vino che consiglierei di bere a tutti coloro che si sentono ripetere nella vita che tanto non ce la faranno, che il loro progetto è perso in partenza. Perché le cose non vanno sempre come ci si aspetta, basta crederci.