Cà del Vént – Campiani 2017

Cà del Vént – Campiani 2017

Gennaio 14, 2020 2 Di lasecondadolescenza

Poche aziende posso vantare un approccio così serio ed accurato alla tematica del naturale come Cà del Vént. E pensare che tutto è cominciato poco più di una ventina di anni fa, nel 1996 per la precisione, quando per la prima volta le uve dell’azienda non vengono conferite alla cantina sociale ma vengono vinificate nel garage per intraprendere quella strada personale e innovativa che oggi, fa di Cà del Vént un punto di riferimento per chiunque voglia imparare a lavorare in vigna e in cantina con metodo e sensibilità.

 

La loro collina Campiani appartiene alla DOCG Franciacorta: sarebbe stato economicamente vantaggioso fare la scelta di molti e favorire la produzione di vin bianchi e spumanti. Ma essere vignaiolo naturale non si ferma alla sola cura del vigneto e al minimo intervento in cantina, essere vignaiolo naturale significa preservare un territorio e custodirne la tradizione. Così Cà del Vént non ha mai messo in secondo piano la vinificazione di quelle varietà rosse autoctone che fin dai tempi dei romani avevano trovato nel semicerchio di colline calcareo-argillose di Cellatica un loro terroir d’elezione e tradizionalmente confluivano nella produzione del Cellatica DOC.

Marzemino, Barbera, Schiava Gentile e Incrocio Terzi vengono raccolte e lavorate in modo personalizzato. Tenuti separati per mesi in vasche di vetroresina fino al termine della malolattica, i quattro moschettieri, come fratelli separati da piccoli, una volta uniti ritrovano quell’affinità di sangue che li lega e finiscono, con l’affinamento, per esaltare l’uno le forze dell’altro, mettendo in sordina qualche piccolo difetto o nota scomposta.

 

 

Ne risulta Campiani 2017. Dalla compostezza adulta e austera, è un vino capace di raccontare la sua adolescenza libera in vigna grazie a un bouquet di profumi molto ampio e sfaccettato, dal fiore al frutto croccante alla spezia, amplificato dalla macerazione carbonica effettuata su un terzo della massa. Equilibratissimo il sorso, raccoglie il ricordo delle scorribande giovanili per avviarsi verso un percorso maturo e severo, tanto ieratico quanto sensibile e vellutato sul finale.

E se oggi le colline bresciane appaiono così lanciate a tutta velocità verso un certo tipo di mercato, Campiani è un invito al ricordo e un grande omaggio alla tradizione rossista di quella terra.

 

 

Un gran bel vino degustazione un nuovo locale spuntato silenziosamente a Milano durante il caos delle festività natalizie quando l’ansia dei regali e il suono dei clacson e ripetizione spegne la tua volontà di pensare. Si tratta di Les Rouges in Via Tiraboschi 15. Aperto da Yoel Abarbanel, Les Rouges supera il concept bar e manda a stendere i formati a cui questa città ci ha abituato. Da Les Rouges puoi trovare un po’ tutto – dal cocktail, al vino (naturale, ca va sans dire), dalla tapa, alla focaccia genovese – basta chiedere e stare al gioco della casa, con il sorriso e la voglia di provare cose nuove.