Le Chien Bleu – Tarocco

Le Chien Bleu – Tarocco

Ottobre 10, 2021 0 Di lasecondadolescenza

È una birra o un vino? In tanti mi avete scritto ieri in reazione alla foto e ho preferito prendermi lo spazio di un post per raccontarvi cosa sta combinando Julien Manetti a Ginevra alla guida come birraio e blender del micro birrificio Chien Bleu

Ho incontrato Julien (e la sua dalmata dolcissima che è disegnata in etichetta) a Milano e ho avuto così l’occasione di assaggiare la sua birra Rose Rose. Tecnicamente un ibrido tra vino e birra in quanto addizionata di Gamay per un 20% della massa.

Emotivamente una chimera a metà strada tra due mondi, incapace di appartenere a uno dei due e complice di entrambi. Così ho intuito la “poetica” di Lucien nel fare birra: tanta voglia di giocare con i gusti e con le convenzioni. Sperimentare con acidità e morbidezze, con note taglienti ed amare, fino a prodotti piuttosto difficili ma sempre ben equilibrati e senza gasature invadenti.

Tutto è quanto più spontaneo possibile, fatto con un approccio poco interventista, molto territoriale, che mi ricorda più il mondo degli alambicchi medievali che non quello dell’industria della birra a cui siamo abituati.

Capita poi che Julien torni a Milano e mi porti quello che lui stesso definisce un omaggio alla Sicilia nonché un gioco di parole (e di sapore) sul concetto di “orange wine”: l’orange beer che, attenzione, è davvero fatta con le arance!
Tarocco deriva dal blend tra una birra in cui sono stati messe a macerare le bucce e il succo delle arance siciliane Tarocco ed un’altra birra aromatizzata con il miele di fiori d’arancio. Blend a cui si aggiunge una piccola proporzione di birra spontanea (che fermentata senza l’aggiunto di lievito – si lascia il mosto caldo raffreddare durante la notte dopo il brassagio per farlo inoculare con i lieviti dell’aria, mi spiega) e che rifermenta in bottiglia con l’aggiunta di miele. Omaggio finale: la bottiglia chiusa con normale tappo in sughero è stata poi cerata con cera di Sicilia!

Un gusto decisamente originale, ma non avevo dubbi! A tratti potrei dire che mi ha ricordato la freschezza delle radler bevute lungo il Po da ragazzina, con però tutta l’intensità dell’isola di cui sono innamorata. La Sicilia.