I 10 vini da bere a Ferragosto

I 10 vini da bere a Ferragosto

Agosto 14, 2018 0 Di lasecondadolescenza

L’estate è così, un coacervo surriscaldato di valigie, bikini, autogrill, briscole, risciò, chiacchiere, gossip, gelati, granite, ombrelloni, macchine, pinne… e in mezzo a questo caos ci siamo noi, popolo di vacanzieri o sognatori di vacanze, ma che comunque siamo accumunati da una sensazione: abbiamo caldo.
Perché l’estate esiste e sussiste solo e soltanto grazie al caldo.
E noi dal caldo vogliamo difenderci, ognuno a modo suo. Chi andando oltre i 1000 metri in montagna, chi su una barca in mezzo al mare, io di sicuro stando sulla sdraio, ma con una bella bottiglia di vino. E se l’idea vi piace ecco la lista dei dieci vini che questo ferragosto potrebbero salvarvi la vita, uno per ognuno di voi.

1. Per Chi è rimasto in città: Crescendo – Selvadolce
Se vi dannate all’idea di non aver prenotato il vostro posto al mare e siete quindi costretti a vagare in desolate strade di città il Pigato in acciaio Crescendo di Selvadolce vi teletrasporterà in Liguria. Sulle alture di Bordighera per l’esattezza, dove questa azienda biodinamica lavora a mano ogni fase della produzione.

2. Per chi “ma l’abruzzo ha il mare?”: Don Carlino – De Fermo
L’Abruzzo ha ben 131km di coste e l’influenza del mare regala un carattere particolare ai vini dell’entroterra e Il Don Carlino di De Fermo ne è un esempio. È un pecorino in purezza coltivato a Loreto Aprutino, a Ovest di Pescara, dove i venti dell’Adriatico e il terreno caricano questo vino di sale e acidità da vendere. Una calice davvero dissetante per le ore più calde della giornata.

3. Per chi va di tutta fretta: Raffa – Clara Marcelli
Se pensate di avere troppe cose da fare anche in vacanza, credo che un buon aperitivo spetti comunque anche a voi (e chissà che un po’ di alcool non vi faccia finalmente rilassare!). Provate con la Passerina Raffa di Clara Marcelli, azienda biologica nelle colline marchigiane. Fresco, acido, elegante, vi farà innamorare!

4. Per quelli dei 1000mt: Graupert – Meinklang
Siete fuggiti al caldo, perdendovi in qualche stretta vallata austriaca? Avete fatto bene. E ora siete stufi di bere birra? Fate molto bene. Soprattutto perché i vini austriaci hanno un potenziale inestimabile. Quindi potreste optare per l’azienda biodinamica Meinklang e per il loro Graupert, Pinot Grigio in purezza macerato 11 giorni sulle bucce e vinificato in acciaio e cemento. Un calice di grande equilibrio e armonia per guardare il cielo in una notte d’estate.

5. Per i Famolo Strano: Out – Piana dei Castelli
La spiaggia vi annoia e pensate di aver già bevuto tutto? Provate l’estro e la genialità dei vini di Matteo Ceracchi di Piana dei Castelli, una bella realtà biodinamica vicino a Velletri. Cominciate con Out, Cesanese e Montepulciano in parti uguali, cresciuti su terreno tufaceo, accarezzati dal Mar Mediterraneo. Poi vinificati in bianco. Non scherzo! Risultato? I francesi ci hanno mangiato insieme le ostriche, come con i migliori Muscadet

6. Per chi sta per morire di caldo: Rosissima -Emilio Montesissa
È vero che tutti abbiamo caldo, d’estate, ma c’è chi non ne può proprio più e sta per finire pallido e gambe all’aria. In suo soccorso arriva la Rosissima di Emilio Montesissa, azienda biologica vicino a piacenza. Un rosé ottenuto dal salasso di Barbera e Bonarda che completa la fermentazione in bottiglia. Un vino di corpo, con una bella bolla fine e con quel residuo zuccherino che ti fa subito rinvenire. Perfetto sempre.

7. Per gli spiaggiati: Besiosa – Crocizia
Maniaci della tintarella? Se il vostro obiettivo è abbinare il vostro colore della pelle a qualche maceratone allora non staccatevi dal lettino ma refrigeratevi con Besiosa di Crocizia. I vini di questa piccola azienda affacciata sul torrente Parma sono ormai una certezza per gli amanti della rifermentazione in bottiglia. Besiosa è una bella Malvasia di Candia, acidula e minerale, perfetta per reintegrare i litri di sudore persi sotto il sole.

8. Per i piscinati: Cadelvent – Venturini&Baldini
Se il sole lo preferite prendere sul bordo della piscina di qualche raffinato relais (o anche solo se stando sul vostro balcone immaginate il raffinato relais di cui sopra) vi serve un vino di classe. Io mi berrei il Cadelvent di Venturini&Baldini. 90% uve Lambrusco varietà Sorbara (grande mineralita) 10% Grasparossa (per dare corpo) per un metodo martinotti rosato che ha eleganza da vendere. A partire dal colore, un buccia di cipolla appena accennato per seguire con il gusto, affilato e seducente

9. Per i toscani: Solare – Fattoria Castellina
Amici toscani siete o non siete i più campanilisti in Italia? Allora ho pensato proprio a voi! Anche con il caldo non rinuncereste mai a un calice di Vermentino e allora provate il Solare dell’azienda biodinamica Fattoria Castellina. Diretto e rustico come le migiori braciate in campagna.

10. Per chi non rinuncia al rosso: Caveriol Ros – Ferretti
D’estate bianchi e bollicine vanno per la maggiore, ma c’è proprio non vuole rinunciare a un po’ di tannini. Per voi consiglio di affrontare il caldo con il Lambrusco di Ferretti, azienda famigliare vicino a Reggio Emilia. Solo lavorazioni manuali, lotta integrata e lunghe fermentazioni per ottenere davvero vini “come una volta”. Tra i rossi provate il Caveriol Ros, un blend di diverse varietà di lambrusco come da tradizione reggiana per un calice intenso e di corpo ma incredibilmente beverino!