Vilar – Nosiola

Vilar – Nosiola

Luglio 27, 2018 2 Di lasecondadolescenza

Per chi si fosse incuriosito alla storia del vitigno Nosiola, autoctono recuperato in Trentino, questa 2014 di Vilar è stata una delle migliori che io abbia avuto la fortuna di bere. Micro-azienda in Val Lagarina, a Sasso di Nogaredo, gestita da Luigi Spagnolli. Storia di un pentimento la sua, verso un modo “globalizzato” di fare vino. Da qualche anno invece, insieme agli amici vignaioli del consorzio i Dolomitici (quelli del Perciso, ricordate?), ha iniziato un importante progetto di cura e sperimentazione per salvaguardare il territorio e produrre grandi vini di qualità. Lavorare con la terra vuol dire imparare da essa e con umiltà bisogna abbassarsi ad ascoltarla. Non un vino facile il suo, profumi floreali iniziali, poi qualche pianta aromatica e infine una punta balsamica. Un sorso pieno, aromatico, con l’inconfondibile nocciola sottile da cui deriva il nome. Un vino che non puoi bere in pochi minuti, ma che ti invita a sederti e a provare ad ascoltare la terra, le montagne.